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Relazione della Commissione sui progressi complessivi compiuti nell'Unione della sicurezza

23 Maggio 2024

La Commissione ha adottato la settima relazione sui progressi dell'Unione della sicurezza per il periodo 2020-2025. Il rapporto esamina i progressi e i risultati in cinque aree chiave: protezione delle infrastrutture, lotta al terrorismo, criminalità organizzata, cooperazione tra autorità di contrasto e giudiziarie, e cooperazione internazionale. Dal 2020, la Commissione ha integrato nuove iniziative per affrontare sfide emergenti, consolidando il pacchetto di strumenti dell'UE in materia di sicurezza.

L'aumento degli attacchi ibridi alle infrastrutture critiche ha spinto la Commissione a proporre nuove norme per rafforzarne la resilienza, come la direttiva sulla resilienza dei soggetti critici e la direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (NIS II), entrambe in vigore da gennaio 2023. Inoltre, sono state intraprese azioni settoriali per migliorare la resilienza in vari settori, come energia, trasporti e sanità.

Per migliorare la cibersicurezza, la Commissione ha adottato misure significative, tra cui il regolamento sulla ciberresilienza e quello sulla cibersolidarietà. Questi strumenti mirano a garantire la sicurezza informatica dei prodotti e a rafforzare la capacità dell'UE di rilevare e rispondere agli attacchi informatici.

La lotta al terrorismo è stata una priorità, con misure per prevenire la radicalizzazione, proteggere gli spazi pubblici e limitare l'accesso dei terroristi a risorse. Il regolamento per contrastare i contenuti terroristici online impone alle piattaforme di rimuoverli entro un'ora. La Commissione ha anche sostenuto gli Stati membri nella protezione degli spazi pubblici e nel contrasto al riciclaggio di denaro.

Per combattere la criminalità organizzata e il traffico di droga, la Commissione ha avviato strategie e azioni prioritarie, come l'alleanza europea dei porti e il rafforzamento del mandato della futura Agenzia dell'UE sulle droghe. Sono state affrontate anche altre forme di criminalità, come la tratta di esseri umani e i reati economici.

La cooperazione tra autorità di contrasto e giudiziarie è stata potenziata con nuove norme sullo scambio di informazioni e sul trasferimento dei procedimenti penali. La Commissione ha anche agito rapidamente per prevenire le minacce derivanti dalla guerra in Ucraina e dalla situazione in Medio Oriente.

L'UE ha rafforzato la cooperazione con partner internazionali, Nazioni Unite e NATO. Le agenzie e gli organi dell'UE, come Europol, Eurojust e ENISA, hanno avuto un ruolo chiave nell'attuazione del quadro di sicurezza dell'UE, portando a risultati operativi concreti e migliorando la sicurezza negli Stati membri.

Fonte: Newsletter Europe Direct del Comune di Venezia